Va in onda alle 21.10 di stasera, 29 novembre, su Raiuno, l'attesissima ultima puntata di Un passo dal cielo 2. Forse chi conosceva a fondo la prima
serie non è stato sorpreso dall'exploit di ascolti (media di 6.8 milioni di spettatori, 24% di share), ma, come
dice lo stesso Terence Hill in un'intervisa a TV Sorrisi e Canzoni, «contrariamente a quello che si può pensare,
fare uno spettacolo adatto a tutti, senza violenza e senza sesso, comporta un grandissimo lavoro. Bisogna
realizzare un prodotto che offra una serata di gioia e di serenità a chi ci guarda e riunisca tutta la
famiglia».
E lascia aperta la porta (anzi un portone) ad una terza serie: «bisogna chiederlo alla Rai e alla Lux Vide. E trovare storie adatte. Un passo dal cielo è più difficile da scrivere di Don
Matteo, ci sono più vicende e personaggi che si intrecciano. Io, comunque, credo che Pietro potrebbe ancora
occuparsi dei suoi boschi».
Se i fan si rattristano per la conclusione di Un passo dal cielo 2, hanno motivo di rallegrarsi per il
proseguio dei preparativi della nona serie di Don Matteo confermati dallo stesso Terence («stiamo già facendo
qualche riunione preliminare»), le cui riprese inizieranno nella primavera 2013. La pausa tra i due progetti gli
consentirà di tornare in Massachusetts per il Natale.
Nell'intervista Terence svela anche dei particolari della vita lavorativa: «che io sia in Alto Adige o a Gubbio, il lavoro mi offre l'occasione di incontrare tante persone con cui, nel tempo, sono nati rapporti intensi. E credo che, tutto sommato, sia questa la molla più forte della mia carriera. Poi, diciamo la verità, sono fortunato perché posso occuparmi di una cosa per volta. Quando sono sul set, dimentico tutto il resto e penso solo al mio personaggio. La vita quotidiana di un padre di famiglia è molto più stressante.
Per uscire completamente dal personaggio precedente ho bisogno di sette settimane perché, prima di quel tempo, mi porto sempre dietro qualcosa dell'uomo che ho appena finito di interpretare. Una volta, per esempio, mi sono reso conto che stavo facendo un Don Matteo un po' troppo duro: avevo ancora dentro di me la rudezza della guardia forestale Pietro».
Si ringrazia: TV Sorrisi e Canzoni
|