clicca per vedere l'autografo Piero Del Papa tra il 1960 e il 1972 ha combattuto tra i pesi medio-massimi 6 volte per il titolo italiano, vincendone 4; 11 volte per il titolo europeo, vincendone 7 e una volta per il titolo mondiale, perdendo. Le statistiche indicano un totale di 62 suoi incontri, di cui 44 vinti, di cui 17 per KO.

Una grande carriera, una fantastica esperienza. Quelli di Del Papa sono stati gli anni anche di Alessandro Mazzinghi (anche lui nato in provincia di Pisa) e di Nino Benvenuti, campioni mondiali per diversi anni, seppur nella categoria Welter, inferiore come peso….


Lei ha una palestra qui a Tirrenia, no? ..porta soltanto il suo nome o è proprio lei a dirigerla?

No... beh... io vi ho collaborato volontariamente per anni… ma da un po' ho smesso… quando mi sono accorto che per far venire i ragazzi ad allenarsi li dovevo andare a cercare ad uno ad uno e portarli in palestra… sempre a dire “dai, vieni.. forza..” alla fine ho detto basta.
Quando ero giovane io, eravamo noi i primi a voler andare in palestra ad allenarci… non ci venivano certo a cercare.

Già.. ho capito… io conosco poco questo sport, anche se so che la scuola italiana ha una grande tradizione a livello mondiale, ma ormai da anni sembra aver perso grinta… ci sono anche meno talenti… ma come mai? forse oggi c'è più, come dire, benessere?

Si... quando combattevo io c'era la "fame".. si, c'era proprio la "fame".. bisognava combattere per mangiare... Io, grazie ai miei combattimenti, riuscivo ad ottenere delle remunerazioni tali da poter avere una condizione di vita agiata per quei tempi... era una cosa importante questa… Anche se tuttavia ancor oggi qualche talento in giro c'è… Gli scorsi giorni sono stato a Roma ad un incontro di pugilato a seguire un ragazzo nuovo, ed è davvero un talento… credo farà strada…

Mi sono portato dietro le statistiche relative a tutti i suoi combattimenti… ho letto pure articoli dove si racconta il suo progressivo crescendo.. dai primi combattimenti in Italia, tra Firenze, Milano, Roma ai combattimenti in Germania, per l'Europeo, fino al tanto parlato incontro per il mondiale a Caracas, dove alcuni dicono che lei ‘dovette' perdere, ‘per salvare la pelle' aggiungono altri….

Ce ne sono tanti di incontri veramente eccezionali… E ne vincevo uno dopo l'altro….
Ne ho persi veramente pochi… Quello di Lignano Sabbiadoro con Calderwood, lo avevo preso a pugni per 5 riprese, quando alla sesta danno il “No Contest” perché iniziò a piovere..
Un altro che persi in modo davvero incredibile fu a Francoforte contro Stengel… lo avevo buttato a terra già due volte quando alla quinta ripresa lui mi dà una testata, un colpo chiaramente scorretto, e mi taglia un sopracciglio… l'arbitro mi dà la sconfitta per KO tecnico.. una cosa incredibile, ancora oggi trovo la gente che mi ferma e mi fa “ma come? Quell'incontro!…. come hanno fatto a fartelo perdere…”
Poi l'incontro per il titolo mondiale dei pesi medio-massimi… Si.. quello di Caracas…. fu l'incontro che fu... come fai… mi organizzarono un incontro per il titolo a Caracas, in Venezuela.. erano anche altri tempi quelli.. ero veramente laggiù da solo.. a migliaia di chilometri dall'Italia… l'incontro doveva essere organizzato qui, in Italia, allora sarebbe stata un'altra storia….
Il mio rammarico per la boxe è forse quello di non aver avuto la fortuna di entrare nella cerchia dei manager che contavano... ce n'era un paio che si dividevano tutti i migliori talenti della boxe di quegli anni, Mazzinghi e Benvenuti compresi... E io gliene ho pure battuti diversi: Giulio Rinaldi, con il quale vinsi il mio primo titolo europeo, Vittorio Sabaudi a San Benedetto del Tronto ancora per il titolo europeo... e altri ancor prima...
Comunque la boxe ha significato tanto... ed è stata una regola di vita morale... che oggi purtroppo molti ragazzi hanno abbandonato...