Carlo
Rustichelli nasce a Carpi (MO) il 24 dicembre del
1916. Diplomato in pianoforte a Bologna, segue il corso di
composizione a Roma. Subito dopo lavora in teatri d'opera come maestro sostituto, quando gli
viene offerta la possibilità di scrivere musica per il cinema.
Diventa così compositore specializzato per film, ed uno dei più fertili e fortunati nel panorama del cinema
italiano.
Si incontra col regista Pietro Germi, col quale costituisce un binomio inscindibile. Tra i
più caratteristici risultati di questa unione:
"Gioventù perduta" (1948), "Il cammino della speranza"
(1950), "Il brigante di Tacca di Lupo"
(1952), "Divorzio all'italiana (1961)",
"Sedotta e abbandonata" (1964), "Signore e signori"
(1966), ed altri film fino ad "Amici miei" (1975)
girato da Mario Monicelli.
Musicista assai prolifico, Rustichelli basa le sue fatiche sul bitemalismo: due
"leit-motive" ben definiti e di carattere diverso, uno sentimentale e
l'altro drammatico, dominano saldamente le sue partiture. Partiture che denotano impegno e ricerca di soluzioni
personali sono "Sinfonia d'amore" (1954),
"Kapò" (1960, di Gillo Pontecorvo: stupendo uso, con sconvolgente effetto
drammatico, di una sonatina barocca "cancellata" nel finale
dell'orchestra che urla la perdita dell'umanità della
protagonista), "Accattone" (1961) e "Mamma Roma" (1962), per i quali ha aiutato Pasolini
a scegliere le musiche di Bach e di Vivaldi
rispettivamente.
In seguito Rustichelli dirada le sue fatiche, si registrano due seguiti di
"Amici miei", "Testa o croce"
(1982), "Il Petomane" (1983), più lavori per la
tv. Carlo Rustichelli ha vinto due Nastri D'Argento.
È deceduto a Roma il 13 novembre 2004, dopo una
lunga malattia.
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